1) Cosa è il MLAC?
Nato nel 1936 il Movimento Lavoratori è l’Azione Cattolica dei lavoratori.
Costituisce l’espressione missionaria dell’AC nel mondo del lavoro.
2) Qual è il suo fine?
A partire dalla situazione di vita vissuta nel mondo del lavoro,
nella professione e all’interno della società civile, essere strumento
di evangelizzazione e di formazione cristiana e promotore di pastorale d’ambiente.
3) Alcune idee forza
– La coscienza che il lavoro umano sia una partecipazione all’opera di Dio
deve permeare – come insegna il Concilio – anche «le ordinarie attività quotidiane.
Gli uomini e le donne, infatti, che per procurarsi il sostentamento
per sé e per la famiglia, esercitano le proprie attività così da prestare
anche conveniente servizio alla società, possono a buon diritto
ritenere che col loro lavoro essi prolungano l’opera del Creatore,
si rendono utili ai propri fratelli e danno un contributo personale
alla realizzazione del piano provvidenziale di Dio nella storia» ( GS 34).
4) Come è strutturato
– Cura la formazione dei propri membri attraverso
l’incontro con la Parola di Dio, lo studio della Dottrina Sociale della Chiesa
e l’attenzione ai mutamenti culturali e sociali.
– Assume il Progetto pastorale diocesano attraverso l’AC diocesana
e l’Ufficio di pastorale per i problemi sociali e il lavoro, per una pastorale integrata
e progettuale in sinergia con le altre forme di aggregazioni laicali e della società civile.
– Assume il discernimento comunitario come espressione dinamica della comunione ecclesiale,
metodo di formazione spirituale, di lettura della storia e di progettazione pastorale.
5) A chi si rivolge
È strutturato a livello diocesano, regionale, nazionale.
6) Come si aderisce
A giovani e adulti. Contattando il segretario del Movimento o il Presidente diocesano di AC
e tracciando il segno “X” sulla casella
relativa al Movimento Lavoratori di AC al momento del tesseramento annuale all’Associazione.
7) Cosa fa
Promuove l’animazione cristiana del territorio mediante interventi e progetti quali:
– percorsi di approfondimento della DSC;
– Progetto Policoro e Il trovalavoro per la disoccupazione;
– Worklink per il digital divide;
– etica impresa per la responsabilità sociale delle imprese;
– categorie professionali per gli ambienti di lavoro;
– precarietà lavorativa ed esistenziale;
– lavoratori stranieri;
– scuola/lavoro
– istituti professionali.