Giornata della Memoria
sabato 27 gennaio ore 12.00
Preghiera presso la lapide in vicolo Giudei ad Imola
C’è chi ha definito la Memoria come “un vaccino prezioso contro l’indifferenza”, un aiuto “a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare” pur in mezzo a ingiustizie e angosce.
“Andra e Tati raccontano che sono state salvate da un «kapò che si occupava del nostro blocco, che con noi era molto gentile», ricorda Andra. «Un giorno ci prese da parte e, senza spiegare perché, ci disse: “Domani vi chiederanno se volete rivedere la mamma, rispondete di no”. Sembra impossibile immaginarlo. Siamo tutti salvati da un “attacco” di bontà di qualcuno. E questo attacco di bontà può venire a chiunque. Anche dai cuori induriti. E poi, raccontano ancora che sono state salvate dalla loro madre che appena poteva andava da loro e ripeteva il loro nome. Come un gesto di nascita ogni giorno, come un nuovo battesimo, come una chiamata alla vita. Ti salva chi ti chiama per nome.
Ecco allora l’insegnamento che dovremmo riprenderci della Giornata della Memoria: sperare di avere attacchi di bontà e saper chiamare tutti per nome.” (don Tony Drazza, assistente nazionale Ac per il Settore Giovani).