Genesi 13,2.5-18 e Matteo 7,6.12-14
La vita è un pellegrinaggio
“Il pellegrinaggio è un simbolo della vita, ci fa pensare che la vita è camminare, è un cammino. Se una persona non cammina e rimane ferma, non serve, non fa nulla. Pensate all’acqua, quando l’acqua non è nel fiume, non va avanti, ma è ferma, si corrompe. Un’anima che non cammina nella vita facendo il bene, facendo tante cose che si debbono fare per la società, per l’aiuto agli altri e anche che non cammina per la vita cercando Dio e che lo Spirito Santo ti muove da dentro, è un’anima che finisce nella mediocrità e nella miseria spirituale. Per favore: non fermatevi nella vita!” (Papa Francesco ai partecipanti alla Macerata-Loreto 2015)
Per Abram (non è ancora Abramo) la sua stessa vita, arrivato a Canaa diviene sempre più immagine di quel pellegrinaggio che lo trasformerà in “Abramo”, amico di Dio, l’uomo in cui si compiono me promesse.
Il pellegrinaggio della vita ci pone nel discernimento del vero, del bello e del buono: il Vangelo di oggi è un invito a accogliere la vita come sazio e condizione di scoperta attraverso la fatica della “porta stretta”. Quale è la mia porta stretta che mi apre alla vita?