2 Corinzi 6,1-10 e Matteo 5,38-42
Il Vangelo come “correttore”
Portare con noi la Parola del Vangelo serve per compiere un’opera di “correzione” che permette di dare pienezza alla realtà, all’uomo, alle sue scelte.
Se la correzione la comporta un cancellare per riscrivere, ci trasformiamo in ideologi; in verità il Vangelo non cancella ma si pone come condizione di rilettura, in questo realizza e rinnova la realtà. Porgere l’altra guancia; fare due miglia invece di una; donare gratuitamente; non volgere le spalle … Sono suggerimenti che trasformano la realtà, e non lasciano alla realtà il ruolo di determinate e condizionare la nostra vita in modo “secolarizzante”. A pensarci bene, il ruolo che il Vangelo è quello della grazia che mai è accolta inutilmente. Il Vangelo ci colloca nel momento favorevole nel giorno della salvezza.