Atti 14,19-28 e Giovanni 14,27-31a
Che cosa siamo? Comunione con lui; la sua pace!
Il vertice del discorso riportato in Giovanni 14 sembrerebbe proprio questo, giungere a comprendere la vicenda umana di Gesù, il mistero del l’incarnazione come il modo di esprimere la vera comunione tra Dio e l’umano. Spesso noi ci poniamo di fronte al Gesù storico, verbo di Dio fatto uomo, come se assistessimo a una passerella necessaria della storia della salvezza, in realtà trascuriamo il significato e il senso di ciò che è umano come reale partecipazione alla comunione con Dio e del dono della pace. La pace infatti è l’espressione della comunione. La pace è la gioia di essere di Dio, in comunione (relazione intima con Dio). La dinamica espressa nelle parole di Gesù è quella della consegna definitiva del divino alla natura umana. Ciò che nella creazione era inconsapevolmente realizzato e che nel l’incarnazione è rivelato, ora al discepolo (a ciascuno) è consegnata la comunione con Dio attraverso l’incontro con il Figlio; questo incontro di amore è la vera pace. Tutto questo è al centro, e ne è struttura, della nostra natura umana.