Grazie, Grazie, Grazie Angelo!!!

Questa mattina, 11 aprile 2025, Angelo Visani è andato al Padre.
Ci stringiamo alla sua famiglia e ringraziamo il Signore per tutti i doni che, attraverso di lui, ha fatto alla nostra associazione e alla Chiesa diocesana tutta.

Se vuoi scrivere un pensiero su Angelo, un ringraziamento, una preghiera puoi usare lo spazio per i commenti in fondo al post.

Uomo di forte spiritualità, radicato nella Parola di Dio, Angelo ci ha accolti sempre tutti con un grande sorriso paterno.
Con la sua presenza serena e forte ha aiutato tanti di noi a diventare adulti nella fede.

Innamorato di Cristo e della Chiesa, nel cammino dell’Azione Cattolica, ha servito per tutta la vita, in ruoli spesso difficili e di grande responsabilità. È stato più volte presidente diocesano, ha girato tutta la diocesi in automobile insieme a don Francesco Giacometti, Rosa Zanelli, Bruno Rinaldi… Ha portato a tutti una parola buona, di incoraggiamento, di speranza.
E proprio durante il giubileo della Speranza, oggi, il Signore ha chiamato a sé questo suo servo buono e fedele, che tanto ha faticato per il suo Regno.

Grazie, grazie, grazie Angelo!!!

La tua testimonianza di Amore all’Azione Cattolica e alla Chiesa diocesana ha toccato i cuori di chi ti ha incontrato in Centro diocesano e in tutte le nostre parrocchie.

La dedizione alla cura delle relazioni con tutti – ragazzi, giovani e adulti – è sempre stata una costante della tua vita.

Il dialogo sincero con tutti, sempre rispettoso, nella consapevolezza che la Verità non si impone con la forza ma si testimonia con la vita, è stato per tanti fonte di ispirazione.

Arrivederci, Angelo e…”Viva il Papa!”

3 commenti

  1. Ciao Angelo!
    Anche tu te ne sei andato e lasci un vuoto, come lo lasciano tutti coloro che ci sono stati maestri nella vita. Anche se da un po’ non ti si vedeva in giro, rimanevi per me, per tanti, una sicurezza, una radice che ancora produceva linfa: quanti ricordi, esperienze condivise, pensieri donati, la formazione, la fede di adulto laico che la tua persona incarnava.
    Tante le immagini che mi legano a te: quanti incontri in Centro Diocesano, per momenti strutturati, in cui riflettere, progettare, confrontarsi, ma anche quelli informali, quando il saluto “Viva il papa” che risuonava in segreteria, annunciava il tuo arrivo e qualunque cosa si stesse facendo (preparare un incontro, ciclostilare un volantino o altro) c’era il tempo di uno scambio, di un veloce pensiero sul servizio, sulla Chiesa, sul ruolo dei laici. Ripensandoci, ora ci vedo la fiducia con cui consegnavi a noi, giovani di allora, l’impegno a essere protagonisti, nella Chiesa e nel mondo. Il confronto sul passato, l’amore per la storia dell’A.C., alla quale ci hai insegnato a guardare con gratitudine, non erano mai solo nostalgia, ma ci indicavano una strada per costruire nel presente esperienze significative con lo sguardo al futuro. Sei stato un Presidente Diocesano che era facile incontrare e che ci ha formato anche in questi “scambi informali”: la tua passione per il servizio dei laici nella Chiesa passava per osmosi nel quotidiano.
    Un’altra immagine che mi viene alla mente pensando a te è la casa di Oltre il Colle, teatro di tanti campi estivi e invernali. La tua passione per la montagna (da vero alpino) e la tua amicizia con don Angelo, che la donò all’A.C. te la rendevano cara e so quanto tempo le hai dedicato, non solo quando era piena di giovani e famiglie, perché l’ambiente fosse accogliente e l’esperienza dell’ “andare in montagna” fosse realmente formativo per tutti (ragazzi ed educatori).
    Ma c’è un ricordo molto personale che mi è particolarmente caro: quando insieme componevamo IPE, il mensile dell’A.C. diocesana, che allora si impaginava tutto a mano, assemblando titoli, articoli ed immagini. Ci trovavamo nel tuo laboratorio, dove mettevi a disposizione la tecnologia del tempo, il sabato mattina e mi insegnavi la cura necessaria a rendere la comunicazione efficacie, che avevi imparato e sperimentato dai Salesiani. Ma un’altra cosa ho imparato in quei sabati mattina: l’umiltà di un lavoro nascosto, che non appare, ma che è servizio prezioso a favore di tutti. Che è anche, poi, il valore dell’essere associazione: la costruzione di un’esperienza collettiva, dove ognuno si sente protagonista e dona ciò che ha, mette a disposizione tempo, abilità, presenza, e dove tutto e tutti sono preziosi.
    Ecco, Angelo, nel salutarti desidero dirti GRAZIE per ciò che sei stato e hai testimoniato con la tua vita, per la fiducia e la speranza con cui hai tracciato rotte e ci hai aperto strade.
    Elisabetta Barbieri

  2. Angelo,
    la tua preghiera costante e fedele ha sorretto l’impegno di quanti hanno raccolto il tuo testimone in Ac.
    Quando c’era una sfida da superare, te lo dicevo e tu mi ripetevi che ogni mattina pregavi per noi e che avresti aggiunto l’intenzione che ti affidavo: me ne andavo serena.
    Giovanissima, da te capii per la prima volta che il Concilio Vaticano II ci riguardava. Mi facesti incuriosire, li lessi perché in te li vedevo diventare vita. E mi chiedevo come…
    Angelo, continua a pregare per noi.
    “W il Papa” continuerà a echeggiare in centro diocesano. Se prima era il tuo saluto, da oggi gli daremo le nostre voci!
    Laura Pantaleoni

  3. Caro Angelo,
    ci hai amato tanto, ti abbiamo sentito vicino, sei stata una presenza importante e un richiamo costante a una vita buona.
    Ci siamo sentiti guardati da te, curati, ascoltati, sostenuti, custoditi da te.
    Dal tuo sguardo buono, attento, senza pregiudizi, che accoglie tutti per comprendere, che si fa parte a tutti, che tiene su e non giudica la persona, ma compatisce perché ama.
    Il sorriso ampio, che abbraccia tutti, che fa avvertire ogni incontro anche casuale mai banale, sempre atteso, desiderato, benedetto.

    Sì, sorriso e sguardo, questo tu sei e sarai sempre nella nostra memoria e davanti a Dio.

    Uomo del tuo tempo, umile ma fiero di essere a immagine di Dio, orgoglioso di confrontarti con coscienza retta su tutto il presente, che hai sempre avvertito come responsabilità, sei stato teologo dell’obbedienza in piedi e del non venire mai meno per nessuna ragione al rispetto della propria coscienza.

    Hai ispirato generazioni e hai fatto sentire voluti bene piccoli e grandi, non lasciando mai indietro nessuno.

    Saremo sempre insieme Angelo, ci siamo voluti bene e non si perde neppure un granello dell’amore agito.
    GRAZIE ANGELO DELLA TUA AMICIZIA!

    Il cuore mi dice che ci rivedremo.

    Grazie alla tua famiglia per averti condiviso con noi.
    Una preghiera per loro.

    Lode perenne a Dio per la tua vita buona!
    Filiberto

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